Chainalysis: PlusToken continuerà ad esercitare pressioni sul prezzo di bitcoin

Lo schema ponzi, da 3 miliardi di dollari, PlusToken continuerà ad esercitare forte pressione sul mercato delle criptovalute, visto che i suoi organizzatori hanno ancora in possesso 20.000 BTC, riporta Bloomberg con riferimento alla ricerca di Chainalysis.

 

Il tasso di bitcoin è sceso di quasi il 50% rispetto al picco annuale, raggiunto a fine giugno. Secondo Dovey Wan, managing partner di Primitive Crypto, il rally della prima criptovaluta nella prima metà del 2019 è stato in gran parte dovuto all’attività di PlusToken, che ha stimolato la domanda di BTC.

 

Alcuni organizzatori dello schema ponzi PlusToken furono arrestati in estate e poco dopo il prezzo dell’oro digitale iniziò a diminuire.

 

 

Secondo Chainalysis, il management di PlusToken ha già venduto 25.000 BTC. Tuttavia, gli organizzatori dello scam sono ancora in possesso di circa 20.000 BTC, che sono distribuiti su oltre 8700 indirizzi. Inoltre, il progetto PlusToken ha raccolto fondi anche in Ethereum (ETH).

 

“Quando penso al prezzo di Bitcoin, almeno a breve termine, considero subito il fattore PlusToken. Secondo la nostra ricerca, la pressione sul tasso di Bitcoin da parte di quest’ultimo potrebbe continuare”, ha dichiarato Kim Grauer, economista senior di Chainalysis, in una conversazione con Bloomberg.

 

Inoltre, i ricercatori hanno notato che gli organizzatori di PlusToken hanno utilizzato i servizi di mixaggio delle transazioni. Questo comporta la notevole difficoltà dell’identificazione dei proprietari di fondi.

 

Per di più, si sospetta che alcune piattaforme exchange di origini cinesi, come ad esempio Huobi, stanno aiutando al management di PlusToken a riciclare e ritirare i bitcoin delle vittime della truffa.

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